mercoledì 11 febbraio 2009

Beniamino, Ortonese senza Ortona


Beniamino, sei stato lontano, ma che sei andato a fare? Da queste parti ti abbiamo dimenticato in fretta. Qualcuno ha detto che scrivi, ma in edicola non trovo nulla con il tuo nome sotto. Lo so, pensi sempre all'Orientale, all'arietta fresca della sera estiva... potevi rimanere, avresti fatto il notaio o l'impiegato al comune. Così ti avremmo preso in giro tra colleghi, figuriamoci: un Ortonese che scrive, ma che devi fare? Ma lo vedi che ridiamo tutti di quella tua mania di prendere la penna, di meravigliarti per le cose, di incuriosirti. Lascia stare, vatti a fare un bagno sotto ai Saraceni. Questo è il paese dei mediocri e chi non si adatta è scemo, è strano, è da evitare. Lontano da Ortona, dall'Italia, non ti si vede, fai quello che ti pare. Dicono che insegni all'Università, in America, che sei andato in Spagna a scrivere di Don Chisciotte. Guarda che qua, i mulini a vento sono troppi, altro che la fine di Don Chisciotte faresti! Dacci retta, stattene dove stai, che da queste parti un Ortonese che ha fatto fortuna all'estero è gradito solo quando viene in vacanza. Quando vuole ritornare per sempre ed incomincia fare il filosofo, perchè ha visto e sentito quello che c'è fuori da queste mura, rompe solo i coglioni. Non ti aspettare la gloria., la cittadinanza onoraria. Quanto sarai morto, ti intitoleranno al massimo la via che porta sotto qualche fosso, al canile...

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