sabato 17 novembre 2012

Il Nulla che avanza



Credevamo altro noi, per questo duemiladodici. Credevamo che sarebbe cambiato qualcosa. Piccole cose, per noi, che avevamo ormai abbandonato le illusioni negli scaffali della cantina.  Immersi nel cinismo di chi ha perso per molti anni le battaglie combattute a viso aperto, abbiamo avuto la necessità di voltare la pagina delle nostre storie. Non si trattava di grandi storie, ma della vita di ognuno, in un piccolo posto come Ortona. Eravamo coscienti, in tutta onestà, dell’impossibilità di una svolta politica radicale, ma credevamo si potesse, a piccoli passi iniziare il cammino “culturale” che mancava in città ormai da molti anni. La passata amministrazione appariva, alla luce delle nuove speranze, complice di un ventennio di luce soffusa, eccetto qualche raro tentativo da parte di pochi. Mancava una visione generale che spaziasse con metodo interdisciplinare tra le varie istanze portate avanti dai giovani, dalle associazioni, dai movimenti artistici. Tutto ciò era soffocato da una gestione spesso affidata ad individui che avevano fatto tabula rasa delle precedenti esperienze, senza approfondire gli argomenti, ma rimanendo alla “copertina dei libri”. Molte cose erano state fatte, in ogni caso, da chi sperava, un giorno, potessero essere consacrate dal crisma dell’ufficialità. Così, con rinnovato entusiasmo, qualcuno si è gettato in una campagna elettorale con tutto il suo animo.  Non il sottoscritto. Come un funesto indovino, conoscendo la natura umana, avevo già predetto fato ben diverso a smorzare primaverili entusiasmi. La realtà si è rivelata peggiore delle previsioni. L’apparato amministrativo gestito in modo familistico, l’evanescente figura del sindaco, ma soprattutto la figura dell’assessore alla cultura, hanno rappresentato motivo di grande delusione. Molti sono di nuovi atterrati sul pianeta, dai loro voli pindarici. Il silenzio fragoroso sulle critiche più che legittime, presagisce ad una nuova stagione degli orrori. Qui da noi, più che in ogni altro paese, una maggioranza di centro sinistra, dove c’è anche un consigliere del SEL, vi sono due consiglieri di centro destra ed un assessore alla cultura ammiratore di un noto politico di estrema destra, colluso con gli stragisti ed i golpisti. Forse Ortona è proprio questa. E’ difficile accettarlo, ma è così.