Credevamo altro noi, per questo
duemiladodici. Credevamo che sarebbe cambiato qualcosa. Piccole cose, per noi,
che avevamo ormai abbandonato le illusioni negli scaffali della cantina. Immersi nel cinismo di chi ha perso per molti
anni le battaglie combattute a viso aperto, abbiamo avuto la necessità di
voltare la pagina delle nostre storie. Non si trattava di grandi storie, ma
della vita di ognuno, in un piccolo posto come Ortona. Eravamo coscienti, in
tutta onestà, dell’impossibilità di una svolta politica radicale, ma credevamo
si potesse, a piccoli passi iniziare il cammino “culturale” che mancava in
città ormai da molti anni. La passata amministrazione appariva, alla luce delle
nuove speranze, complice di un ventennio di luce soffusa, eccetto qualche raro
tentativo da parte di pochi. Mancava una visione generale che spaziasse con
metodo interdisciplinare tra le varie istanze portate avanti dai giovani, dalle
associazioni, dai movimenti artistici. Tutto ciò era soffocato da una gestione
spesso affidata ad individui che avevano fatto tabula rasa delle precedenti
esperienze, senza approfondire gli argomenti, ma rimanendo alla “copertina dei
libri”. Molte cose erano state fatte, in ogni caso, da chi sperava, un giorno,
potessero essere consacrate dal crisma dell’ufficialità. Così, con rinnovato
entusiasmo, qualcuno si è gettato in una campagna elettorale con tutto il suo
animo. Non il sottoscritto. Come un
funesto indovino, conoscendo la natura umana, avevo già predetto fato ben
diverso a smorzare primaverili entusiasmi. La realtà si è rivelata peggiore
delle previsioni. L’apparato amministrativo gestito in modo familistico, l’evanescente
figura del sindaco, ma soprattutto la figura dell’assessore alla cultura, hanno
rappresentato motivo di grande delusione. Molti sono di nuovi atterrati sul
pianeta, dai loro voli pindarici. Il silenzio fragoroso sulle critiche più che
legittime, presagisce ad una nuova stagione degli orrori. Qui da noi, più che
in ogni altro paese, una maggioranza di centro sinistra, dove c’è anche un
consigliere del SEL, vi sono due consiglieri di centro destra ed un assessore
alla cultura ammiratore di un noto politico di estrema destra, colluso con gli
stragisti ed i golpisti. Forse Ortona è proprio questa. E’ difficile accettarlo,
ma è così.
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