martedì 29 settembre 2009

Il fantasma ancor s'aggira


Tutta mia la città,
un deserto che conosco,
tutta mia la città,
questa notte un uomo piangerà...

Il fantasma di Mastro renato ancor s'aggira tra i vicoli in pena

"Ah potessi ancor schiaffeggiar
il poco solerte netturbino,
quando ero vivo spesso usai la mia nodosa mano
a modo di coppino.
Ora il cataplasma mio s'affanna come al nuoto
a rotear le aeree mani al vuoto,
delegai dei controllor più mosci de'cojoni,
presi per il culo in tutte le stagioni
aumentano consiglieri,
ma le strade son sporche oggi più di ieri
la colpa non fu mia ma anche
del popolo ortonese
che di buttar roba per terra
mai s'arrese.
Merde, carte, cicche e tozzi di panini
fiaccan la pazienza dei poveri spazzini
Ortona mia a puttane sta andando piano piano
Mi trasferisco tosto
però a Secondigliano

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