venerdì 1 maggio 2009

Perdono 2009


Spett.le San Tommaso,
quest'anno ti è andata di merda.
Non ti aspettare grandi cose.
Lo so, eri abituato bene,
d'altra parte molto
avevi fatto per questo paese.
Ti ricordi le palle di cannone trasformate in arance, oppure tutti quei zijani
che venivano
alla tua festa e spendevano
molti soldi in città?
Stavolta i cittadini tuoi protetti
hanno fatto quello che molte persone
a L'Aquila hanno tentato di fare: gli sciacalli.
Con la scusa del terremoto, hanno passato per sobrietà
e parsimonia il fatto che nelle casse comunali non ci fossero soldi.
Così hanno usato gli altri concittadini per riempire i cartelloni.
Quei concittadini che suonano, cantano, recitano e che di solito,
quando ci sono i denari, non vengono mai chiamati a partecipare.
San Tommaso utilizzano il tuo nome per coprire le mancanze nei confronti degli Ortonesi. Hanno governato la città come governerebbero la manovella del videopoker, hanno mandato all'acqua delle kozze lavoro, commercio, urbanistica, cultura e forse anche la figa. Li hai visti arrivare trafelati in Chiesa da te, il Sabato sera o la domenica mattina, a sciacquarsi le mani nell'acquasantiera. Si sono riempiti la bocca con il tuo nome e con la tua faccia hanno confezionato simpatici manifesti. Ti hanno fatto a pezzi e utilizzato a tranci come un pesce, buono per ogni cottura ed ogni occasione. Detto questo, quando ti esporranno per l'Orientale, a preveder la buona o cattiva annata, dal colore del busto, ti prego manda un'onda anomala gigantesca e trascinali in alto mare, affinchè possano levarsi dalle palle.
Solo così potrai salvare Ortona dal disastro.
Ti ringrazio San Tommaso

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